I relatori hanno affrontato diverse tematiche attraverso testimonianze e prospettive capaci di ampliare gli orizzonti dei partecipanti.
AI e Filosofia
Il confronto si è aperto con una riflessione profonda sul significato dell’intelligenza artificiale e sul suo impatto sulla creatività e sul pensiero umano, affrontando insieme ad Andrea Colamedici – filosofo, saggista ed editore italiano impegnato nella divulgazione culturale – alcune delle domande filosofiche più cruciali. Insieme a Maura Gancitano ha fondato Tlon, una scuola di filosofia che è anche casa editrice e libreria teatro. Andrea ha offerto uno sguardo intenso e trasformativo sulla relazione tra AI e identità personale, aiutandoci a ripensare il modo in cui interpretiamo l’intelligenza artificiale e il suo ruolo nella società contemporanea.
AI e Creatività
Abbiamo poi approfondito come l’intelligenza artificiale stia espandendo il panorama artistico, introducendo nuovi strumenti e linguaggi per l’espressione creativa in diversi ambiti.
L’intervento di Marco Savini, Fondatore e CEO di BigRock – scuola di computer grafica unica nel suo genere – e pioniere nell’uso dell’AI applicata all’animazione, è stato di grande ispirazione per comprendere come l’Intelligenza Artificiale possa trasformare il mondo della computer grafica, ridefinendo l’interazione tra tecnologia e arti visive.
Con Alex Braga, musicista, produttore e imprenditore sperimentale, abbiamo esplorato l’applicazione dell’AI alla musica, in particolare nel campo della composizione e della performance musicale. Abbiamo scoperto come l’Intelligenza artificiale possa diventare una vera e propria componente creativa, ampliando i confini dell’espressione sonora e aprendo nuove possibilità artistiche.
L’integrazione delle nuove tecnologie nelle arti performative e nella danza è stata al centro del dialogo con Cora Gasparotti, performer, coreografa e ricercatrice in Digital Humanities. Con lei, abbiamo esplorato il potenziale dell’AI come fonte di arricchimento creativo nella costruzione di una coreografia, evidenziando il suo ruolo nell’evoluzione del linguaggio corporeo e scenico.
Infine, per concludere il nostro viaggio nell’incontro tra AI e creatività, ci siamo confrontati con Simone Arcagni, professore all’Università di Palermo, esperto di nuovi media e tecnologie, consulente, curatore e divulgatore. Grazie al suo contributo, abbiamo approfondito come l’intelligenza artificiale stia ridefinendo il linguaggio cinematografico e le nuove forme di narrazione visiva.
AI e Etica
Abbiamo poi orientato il dialogo verso una riflessione critica sui risvolti etici dell’intelligenza artificiale, sui confini della tecnologia e sulle responsabilità che il suo utilizzo comporta nella società. Ad accompagnarci in questa esplorazione è stato Paolo di Paolo, scrittore di narrativa e saggistica, attento osservatore dell’impatto delle tecnologie sulla memoria culturale, con cui abbiamo discusso il complesso rapporto tra AI e futuro.
Insieme a Paolo ci siamo posti interrogativi urgenti e profondi: come riscoprire il valore della presenza in un mondo iper-tecnologico e proiettato al futuro? Come mantenere viva la dimensione della scoperta e della meraviglia in un processo che tende alla fredda automatizzazione? E, soprattutto, come preservare responsabilità e consapevolezza in un contesto in cui delegare all’AI sembra sempre più semplice ed immediato?
Domande tutt’altro che semplici, che però continuiamo a porci e a indagare, cercando di non restare intrappolati tra la nostalgia del passato e il timore del futuro, due forze opposte che spesso ci immobilizzano. Cerchiamo invece di comprendere come guardare alle nuove tecnologie non come una minaccia, ma come a una possibile primavera di nuove possibilità.