Scuola Futura Scuola Futura

Grazie alla spinta e alla volontà del Ministero dell’Istruzione e del Merito, è nato da qualche settimana “Scuola Futura”, un ambizioso progetto che promette di rimettere al centro dell’attenzione pubblica l’esperienza educativa in Italia. Attraverso la creazione di un campus itinerante, Scuola Futura si propone di essere un catalizzatore di innovazione e connessioni, unendo persone, luoghi e visioni per un futuro digitale, sostenibile e inclusivo della Scuola.

In una realtà caratterizzata da rapidi progressi tecnologici, incertezze ambientali e sociali, e la crescente necessità di adattamento, il progetto mira a trasformare le sfide contemporanee in opportunità di apprendimento e crescita.

Attraverso un dialogo costruttivo e la formazione su temi cruciali, la comunità scolastica italiana si unisce per esplorare nuovi orizzonti educativi.

Il cuore pulsante di questa iniziativa è l’identity di Scuola Futura, disegnata dal nostro team: una ghiera dinamica di frecce e traiettorie, simbolo delle infinite possibilità che l’educazione può offrire.

Scuola Futura Scuola Futura

Questo design rappresenta la missione del campus: muovere gli studenti attraverso un percorso di scoperta e innovazione, abbracciando le diverse anime del progetto – Media, Arte, Laboratori, Governance e cittadinanza attiva, e Gioco – come direzioni verso un futuro più ricco e variegato.

L’espressione fisica di questa visione si è materializzata in una serie di airstream in alluminio americane, restaurate e adattate per offrire un’esperienza di apprendimento unica e mobile. Simbolo di avventura e scoperta, le airstream incarnano la filosofia di Scuola Futura: un viaggio continuo verso la conoscenza e il domani.

Il viaggio di Scuola Futura ha preso il via a Lecce all’inizio di Dicembre ’23, con la tappa zero di questo entusiasmante percorso, segnando l’inizio di una serie di eventi e attività che hanno coinvolto la comunità locale e non solo. La successiva destinazione è stata Cagliari, dal 2 al 5 Febbraio 2024, dove il campus itinerante ha di nuovo generato  ispirazione e formazione per tanti studenti e docenti da tutta Italia.

Onde Alte è entusiasta di poter essere presente in questo percorso di innovazione e di vivere le tappe di Scuola Futura, un viaggio verso un futuro dell’istruzione più connesso, creativo e dinamico.

Installazioni sonore, fotografie, video, sculture e performance hanno animato una meravigliosa mostra collettiva a conclusione del percorso artistico residenziale degli artisti Under25 provenienti da tutto il mondo che Fabrica ha ospitato nei mesi scorsi.

È stato un onore e un piacere collaborare a questa edizione del programma supportando Fabrica nella definizione e realizzazione del percorso residenziale di questi giovani talenti, ma ancora più emozionante è stato organizzare e realizzare questo momento conclusivo in cui viene esploso il tema dell’estinzione, con la collaborazione del regista e artista visivo spagnolo Carlos Casas.

18 opere che cercano di esplorare le numerose risposte ai cambiamenti a cui stiamo assistendo, siano essi personali, sociali, materiali o ambientali.

Ospite speciale della serata Andrea Lissoni, direttore artistico della Haus der Kunst di Monaco di Baviera e già curatore del dipartimento di Arte e Film Internazionale alla Tate Modern di Londra e all’Hangar Bicocca di Milano.

Complimenti per il percorso fatto a Camille Simon Baudry (Francia), Chae Biole Park (Corea del Sud), Giorgia Burzio (Italia), Tom Davis (Irlanda), Charlot Dennis (UK), Mohammed El Hajoui (Marocco), Olivia Funes Lastra (Argentina), Igor Furtado (Brasile), Tom Heath (UK), Nazira Karimi (Kazakistan), Evelin Mazzaro (Italia), Viviane Morais Dantas (Brasile), Faith Shields (Sud Africa), Ziaire Sherman (USA), Daniele Pietro Spini (Italia), Bobbi Traynor (Irlanda), Avani Vidhani (India), Dorian Etienne (Francia).

Non vediamo l’ora di partire con il prossimo programma residenziale.

Siamo molto orgogliosi e soddisfatti di aver contribuito alla nascita di Unconference, un nuovo evento completamente dedicato a temi a noi molto cari come il futuro della Scuola, l’orientamento e i possibili percorsi di formazione e crescita professionale. Un appuntamento che fino ad oggi mancava in Italia, con l’intenzione di farlo diventare occasione regolare di ritrovo, scambio, condivisione di pensieri e progetti.

Partirà proprio stasera la Unconference di Pratolungo, un incontro informale di circa 100 persone: leader di pensiero, menti creative, curiose delle tecnologie emergenti e attente al progresso sociale, rappresentanti di diversi settori provenienti da tutta Italia e dall’estero. Durante queste tre giornate cercheremo di capire assieme dove stanno andando l’Italia e il mondo e di immaginare futuri desiderabili.

Onde Alte ha partecipato all’ideazione del format, della comunicazione e della brand identity, supportando l’organizzazione generale. Grazie ad Alessandro Fusacchia, curatore dell’evento, per l’opportunità, e a Lorenzo Micheli per la collaborazione nella definizione del format e del programma.

Segnali di una scuola possibile

La Scuola è un grande bene comune. Qualcosa di cui ogni cittadino, di ogni età, genere e geografia, dovrebbe avere la massima cura. Alla Scuola affidiamo la speranza di una società diversa, di una comunità più unita, equanime e solidale. Il desiderio di un pianeta migliore.

La nuova Normalità che auspichiamo si possa trovare, dovrebbe vedere la Scuola al centro delle agende di tutti, politici, imprenditori, genitori, cittadini. Molto più che in passato.

Nel momento storico che stiamo vivendo, questo nostro grande bene comune è stato messo a dura prova. Ha mostrato difficoltà ma anche tanta resilienza, voglia di superare tutte le difficoltà che si sono improvvisamente presentate. Tante fragilità sono state messo a nudo e sono emersi forti gridi di allarme, richieste di aiuto.

Queste però sono occasioni che nella storia offrono anche possibilità, opportunità. Danno spazio al pensiero creativo, ci offrono buche in cui provare a mettere a dimora semi di piantine nuove, ricche di energia, saggezza, voglia di cambiamento. Da concimare con spirito creativo, apertura mentale, obiettivi disposti su scale di distanza infinito, dove stanno i panorami e si vede lontano.

Ecco perché abbiamo voluto raccogliere in un documento appunti e segnali dal mondo che ci hanno sorpreso e fatto riflettere. I semi di questo nostro comune giardino.

Vogliamo condividerli con tutti, sperando che nei tavoli di chi è chiamato a decidere ed agire, anche e sopratutto in quelli più piccoli e malmessi, nei luoghi remoti di ogni provincia della nostra bellissima Italia, portino speranza di fioritura.

OndaZ @Klimahouse è stato più di un evento di open innovation e co-design fatto dai giovani per il cambiamento sociale. C’era passione, intensità e voglia di fare. Una tre giorni di pensiero e azione, creatività e speranza. Ne sono emersi 10 progetti dedicati ad altrettanti aspetti del cambiamento climatico.

Soluzioni per mitigarne le cause, rallentarlo o per provare a convivere con le sue conseguenze.
Case galleggianti, in grado di adeguarsi alle maree, pensate per conservare le memorie e la vita delle aree costiere a rischio, alberi resilienti, ignifughi che potrebbero arginare o rallentare gli incendi nei boschi, vasi per arredo urbano che impiegano carboni attivi in grado di depurare aria e usano le fronde delle piante che ospitano per generare energia a impatto zero, orti urbani efficienti e condivisi su terrazze o facciate di edifici di città, banche di semi e colture condivise da comunità…

Straordinario vedere ragazzi tra i 16 e i 20 anni, arrivati da tutta Italia, mettersi a lavoro per immaginare queste soluzioni, partire da zero e arrivare in 24 ore a maturare un punto di vista, alzare una voce forte, con la volontà di fare una differenza.

Grazie ai mentor, gli esperti, i facilitatori, i docenti accompagnatori, i ragazzi del team WAYouth, i giudici, lo staff che ci ha assistito e i numerosi ospiti che sono venuti a trovarci e ad alimentare la nostra onda.Per Onde Alte è stato un fantastico inizio 2020. Serve coalizzarsi, è assolutamente necessario. Serve togliere, non aggiungere. Siamo ciò che facciamo, non quello che diciamo.

Make Repository di innovazione sociale

Sono circa 50 i laboratori di formazione progettati e condotti dal team di Onde Alte nei primi 18 mesi di vita. In tante città italiane abbiamo portato contenuti e voglia di costruire. 
Per ciascuna tappa, è stato elaborato uno studio dedicato, un’analisi che ha portato a cercare e selezionare casi interessanti, nazionali ed internazionali, benchmark di innovazione sociale, usati come ispirazione per i team di lavoro.

Questo grande processo di esplorazione oggi vede una tappa bellissima, la nascita di un database online di progetti, esperienze, soluzioni che si sono distinti nel panorama dell’innovazione sociale. Un database che va ad arricchire la nostra piattaforma di civic engagement e che assieme ai canvas, fornisce a chi desidera provare a cambiare le cose nel proprio ecosistema, uno strumento ricco di stimoli.

Un database completamente accessibile per tutti che nel tempo crescerà e si andrà a sviluppare.

A confermare nei fatti la nostra visione e la nostra forte volontà di creare per il meglio, coinvolgendo tutti i soggetti possibili, cercando di dare un contributo di senso, non vincolato necessariamente a scambi monetari. La sostenibilità passa anche dalla capacità di condividere conoscenza, con mentalità aperta e voglia genuina di costruire assieme. 

Buona innovazione sociale a tutti.

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Parte oggi il nuovo servizio di Onde Alte dedicato alle “sfide civiche online”.
Un progetto a cui teniamo molto e che consentirà di espandere le funzionalità della nostra piattaforma di civic engagement, Make.

Le sfide civiche online permetteranno di porre delle domande ‘urgenti’ alle persone su questioni sociali di interesse collettivo che ci stanno a cuore e di raccogliere i loro spunti e le loro opinioni, le loro idee e progettualità. Le sfide potranno essere lanciate da Onde Alte da sola o in collaborazione con dei partner che – come noi – credono che l’innovazione sociale sia centrale e che si debba fare in modo aperto e inclusivo.

Partiamo con una sfida concepita con NaturaSì, azienda con cui, in forza della fiducia e dell’incarico affidatoci dalla società benefit Be Your Essence, stiamo costruendo un bellissimo percorso di lavoro.
Sarà la prima di quattro sfide online che con NaturaSì lanceremo da oggi ai prossimi mesi. Potete vederne i contenuti a questo link.

Le sfide civiche online di Make riguarderanno temi di interesse collettivo o temi di interesse commerciale per alcune organizzazioni ma che hanno comunque un senso e una ricaduta per la comunità tutta. A conferma e a rafforzare la visione di Onde Alte sull’importanza di occuparsi di progetti di senso, economico e sociale. Ci piacerebbe lanciarne molte, con l’aiuto e il commitment di aziende, organizzazioni, comuni, associazioni ecc.
Contattateci su make@ondealte.com per discuterne e capire assieme come farlo.

Make nasce dalla voglia di “fare”. E dalla ostinata convinzione che sia possibile trasferire questa voglia a sempre più persone. Per cercare assieme di sviluppare maggiore consapevolezza, di generare dialogo aperto, di provare a mettere in discussione regole desuete, di creare e costruire soluzioni nuove.

Da oggi abbiamo uno strumento di azione in più. Benvenute sfide online.

Si è concluso ieri, 10 dicembre, giornata mondiale dei Diritti Umani, il primo ciclo di incontri di Fuori Campo, il nuovo contenitore di eventi culturali, creato dal Comitato di Milano di Croce Rossa con la collaborazione di Onde Alte.

In un momento storico caratterizzato da un’informazione “frenetica”, abbiamo deciso di intraprendere un percorso dedicato alla conoscenza e al dialogo, per confrontarci in modo aperto sui grandi temi e le sfide che la società di oggi si trova ad affrontare, per comprendere meglio il territorio e il contesto socio culturale in cui viviamo, le sue criticità e i suoi bisogni, con maggiore consapevolezza e andando oltre pregiudizi, falsi miti e strumentalizzazioni.

Fuori Campo è dunque uno spazio in cui informarsi, riflettere, dialogare con i cittadini, tramite contenuti di qualità e punti di vista inediti.

Grazie all’amico Giampaolo Musumeci, la prima iniziativa di Fuori Campo è stata portare sul palco di BASE a Milano, tre live show del programma radiofonico di attualità internazionale – “Nessun luogo è lontano” in onda su Radio24, media partner dell’iniziativa. Confini, Città e Diritti. Tre temi centrali del nostro tempo, che abbiamo voluto raccontare dando valore alla voce di protagonisti diretti.

Lo abbiamo fatto attraverso il contributo di giornalisti, fotoreporter, professori, ricercatori, scrittori e giovani cittadini,  mantenendo costantemente impegno e serietà, ma cercando anche di guardare a questi argomenti con la spontaneità di uno show che ha voluto essere di tutti.

Il grande successo di pubblico, che ha affollato gli spazi di BASE in tutti e tre gli appuntamenti, ci ha fatto capire di aver intrapreso la giusta strada e ha dato al Comitato di Milano di Croce Rossa lo stimolo a proseguire lungo questo percorso con ancora maggior convinzione.

Come Onde Alte, siamo felici e orgogliosi di aver contribuito al primo passo di Fuori Campo e vogliamo ringraziare tutte le persone che hanno riempito di significato queste tre serate.

Con la giornata di oggi si è concluso il nostro tour Civic Hack Italia per il 2018.
Il tour che Onde Alte ha svolto al seguito della nave di Futura Italia, progetto del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, dedicato alla digitalizzazione e al rinnovamento della scuola italiana.

23 fermate, 15 regioni, centinaia di scuole, migliaia di ragazzi tra i 16 e i 18 anni, 1 visione: trasferire consapevolezza e senso di inquietudine, voglia di sapere di più e di superare la stasi, di intraprendere per sé e per gli altri, di costruire senza più alibi, superando la sindrome del ‘non mi riguarda’ che ci inchioda al passato e alla mediocrità o al meglio ci relega nelle posizioni finali di qualunque classifica che sappia almeno un po’ di progresso, speranza e futuro.

Catania, Caltanissetta, Pescara, Brindisi, Rieti, Varese, Bergamo, Sassari, Bassano, Valenza, Macerata, Rapallo, Avellino, Roma 1, Cosenza, Roma 2, Caserta, Biella, Chianciano, Terni, Ancona, Campobasso, Mantova.

Un’avventura incredibile.

Ad incontrare e dialogare con i ragazzi, con i docenti, con chi sta cercando di dare una forma nuova al corso delle cose. Nonostante gli scettici, i pigri e il sempre popoloso gruppo del ‘non cambierà mai niente’.

Invece qualcosa si sta cambiando.

Non ci possiamo più permettere di fare cose piccole quando si parla dei ragazzi e di scuola.… così ha recitato il nostro amico Lorenzo Micheli in ogni cerimonia di apertura, lungo il viaggio di Nave Futura

No. Non ce lo possiamo permettere Lorenzo, hai ragione.
Il meglio di noi per il nostro futuro.

Il meglio di noi per un futuro diverso.

Abbiamo visto e sentito tanto lungo questo viaggio. 
Abbiamo imparato tanto.

Siamo stati in posti difficilissimi, dove i ragazzi non hanno il coraggio di uscire allo scoperto, dove se per caso ci provano, qualcuno subito li ributta nell’ombra. Dove i sogni cadono.

Dove il confronto manca. Si fa fatica a formulare frasi. 
A vedere orizzonti. Li abbiamo pregati di non mollare quei ragazzi, di non arrendersi. Di esserci. Con loro abbiamo analizzato numeri, fenomeni, dogma, ostacoli, resistenze, segnali deboli. Li abbiamo invitati, spronati a capire, ad agire. Chissà quanti sapranno ora deviare dal loro percorso di indifferenza dopo il passaggio della nostra Onda.
In ogni tappa siamo partiti da un’analisi sociale del territorio, identificando criticità e prospettive.

Articoli, dati, interviste, progetti attivi. Da queste evidenze abbiamo costruito delle sfide che per 48 ore hanno visto i ragazzi protagonisti di un percorso di co-design passato per le fasi di un processo di design thinking.

È stato emozionante vedere i ragazzi comprendere fenomeni, studiarli e provare a costruire soluzioni. Contro ogni male della nostra società, cattive abitudini, errori che vengono da lontano. Rifiuti, intolleranza, fragilità ambientale, isolamento, spopolamento, crisi di comparti storici, scarso investimento sul capitale umano, per fare qualche esempio.
Siamo stanchi, dopo 23 tappe lo possiamo dire. Ma felici, orgogliosi. Per aver immaginato e fatto questa esperienza. Per aver riempito di senso 90 giorni della nostra vita e tante centinaia in più di cuori.

Un grande miracolo in questi tempi bui.