A volte capita di trovarsi coinvolti in momenti, spazi, incontri che sono intrisi di un’energia intensa, che emanano un senso profondo di condivisione, di possibilità e di futuro.
Nei giorni scorsi, durante il Festival del Pensare Contemporaneo  abbiamo avuto proprio questa sensazione: di essere parte di un’occasione speciale, di avere un punto di osservazione privilegiato sul cambiamento.

Come Onde Alte, in questi mesi abbiamo avuto il piacere di collaborare alla realizzazione della prima edizione del Festival del Pensare Contemporaneo, ospitato a Piacenza dal 21 al 24 settembre.
Da un lato, abbiamo curato l’identità visiva e co-curato la comunicazione del Festival, vestendo la città e i singoli eventi con l’attenzione che merita un’iniziativa che vuole essere occasione di riflessione, di scambio, di visione sul futuro.

Il colibrì che spicca il volo che abbiamo pensato come logo del Festival ha per noi questo senso profondo: libertà di pensiero, sguardo verso il futuro, slancio verso ciò e chi ci circonda, con attenzione, delicatezza, vibrazione. 

Dall’altro abbiamo avuto la possibilità di entrare in contatto proprio con chi, fin dall’inizio, gli organizzatori hanno voluto mettere al centro: i giovani. Abbiamo contribuito infatti al ricco Programma Scuole con un laboratorio progettato apposta per l’occasione: “Immaginare il contemporaneo” è stata un’esperienza laboratoriale di 3 giornate, durante le quali 40 studenti e studentesse di diverse città d’Italia, attraverso la metodologia dello speculative design, hanno esplorato il concetto di “Contemporaneo”, hanno elaborato le proprie visioni di ciò che potrebbe accadere in un futuro vicino e hanno restituito ai curatori del Festival le loro idee sui temi che sarà fondamentale toccare durante la prossima edizione del Festival.
Durante la cerimonia di chiusura che si è tenuta domenica 24 settembre, sei team hanno portato le proprie idee di fronte ad un pubblico d’eccezione, che ha visto la partecipazione – tra gli altri – della sindaca Katia Tarasconi e del Presidente del Comitato Promotore del Festival Mario Magnelli.

Il Festival del Pensare Contemporaneo è stato questo, per noi di Onde Alte: non solo un progetto da implementare, ma un’occasione di “contaminazione intellettuale, un momento di tensione positiva verso il futuro, una finestra sul possibile che ha animato la città di Piacenza e chi l’ha vissuta in queste giornate intense.
Un grazie speciale va a tutti i partner che ci hanno accompagnato lungo il percorso e con cui abbiamo avuto il piacere di costruire questa splendida iniziativa.

Arrivederci al 2024.