AI ART Gallery: un viaggio tra didattica, tecnologia e creatività

Ai Art Gallery

Quali esperienze di formazione possono davvero supportare docenti e dirigenti scolastici nella transizione digitale? Quali incontri, riflessioni e confronti possono favorire lo sviluppo di fiducia, consapevolezza e senso critico nell’esplorazione delle nuove tecnologie applicate a modelli innovativi di didattica che mettono studenti e studentesse al centro nella loro crescita?  

Da queste domande, ad Aprile 2024, è nato AI ART Gallery, un progetto formativo realizzato in collaborazione con l’I.I.S. E. Duni – C. Levi di Matera, pensato per accompagnare la scuola nella scoperta e nell’uso consapevole dell’Intelligenza Artificiale in ambito didattico, con un focus su arte e cultura.

Attraverso l’approccio Challenge Based Learning (CBL) e Project Based Learning (PBL), il percorso ha esplorato il potenziale trasformativo dell’AI, non solo come strumento tecnologico, ma come leva per ripensare l’insegnamento e l’apprendimento in chiave innovativa. Queste metodologie collaborative si sono rivelate preziose per i docenti, perché favoriscono lo sviluppo di competenze tecniche, aumentano la motivazione di studenti e studentesse e stimolano la riflessione critica, l’integrazione tra teoria e pratica e la preparazione a situazioni reali di lavoro. I laboratori di AI ART Gallery sono stati pensati per estendere questi benefici a tutta la comunità educante, creando spazi di riflessione e confronto, momenti di sperimentazione pratica e crescita collettiva.

Un percorso che ha saputo unire tecnologia, arte e sensibilità umana, con un’ attenzione particolare alle implicazioni etiche, sociali ed educative delle nuove tecnologie.

Grazie alla varietà di esperienze didattiche proposte, AI ART Gallery ha permesso di:

  • esplorare nuovi strumenti digitali e scoprire le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale nei processi creativi e artistici
  • sperimentare come l’Intelligenza Artificiale può affiancare il docente e potenziare l’esperienza di apprendimento
  • ampliare la conoscenza di metodologie didattiche innovative 
  • condividere momenti di confronto e crescita in una prospettiva interdisciplinare e in spazi non convenzionali, che han saputo offrire nuovi stimoli e opportunità di rinnovamento nei docenti.

Questi sono solo alcuni degli spunti e delle riflessioni emersi dal percorso, che ha aperto spazi di ricerca e sperimentazione ancora più ampi. Il progetto ha incluso sette differenti esperienze didattiche svolte tra Aprile 2024 e Marzo 2025:

  • tre laboratori ibridi, tra incontri in presenza e sessioni online, per conoscere il mondo dell’AI applicata alla didattica.
  • tre esperienze didattiche immersive, in presenza, in luoghi suggestivi, per esplorare l’interazione uomo-natura come fonte d’ispirazione per la creazione artistica e la realizzazione di un’opera d’arte con il supporto di tecnologie innovative.
  • un grande evento culturale e formativo, dedicato alle connessioni tra arte, cultura e intelligenza artificiale.

I LABORATORI

Tre maratone digitali ibride di 20 ore ciascuna, articolate tra incontri in presenza e on-line, con momenti di riflessione collettiva e lavoro in gruppo.

Esplorare l'AI generativa

Esplorare l’AI Generativa

Dal 22 aprile al 27 giugno 2024, insieme a 130 docenti dell’I.I.S. “G.B. Pentasuglia” di Matera, abbiamo esplorato l’AI non solo come strumento, ma anche come copilota del processo artistico, capace di ampliare possibilità espressive e creative.
Oltre a fornire una base sui fondamenti dell’Intelligenza Artificiale, il laboratorio ha proposto un’esplorazione pratica di strumenti AI (sperimentando la fusione di diversi linguaggi artistici, per creare un video ispirato a un’opera letteraria o artistica) e una riflessione critica sulle implicazioni etiche e sociali, analizzandone opportunità e sfide.

Creatività senza confini

Creatività senza confini

Dal 23 aprile al 5 giugno 2024 assieme a 100 docenti dell’ I.I.S. Duni Levi di Matera, abbiamo svolto un percorso dedicato all’integrazione dell’AI Generativa nei processi creativi e nella produzione di risorse didattiche innovative, in particolar modo delle discipline artistiche e umanistiche.
Progettato secondo l’approccio Project Based Learning per favorire il coinvolgimento dei partecipanti, il laboratorio ha offerto ai docenti strumenti concreti e materiali pratici, pensati per essere replicati in aula o utilizzati favorendo nuove modalità di esplorazione e sperimentazione creativa.

Oltre i confini con la creatività generativa

Oltre i confini con la creatività generativa

Tra l’11 e il 30 Ottobre 2024 assieme a 110 docenti dell’ IIS “PITAGORA” di Rende, abbiamo esplorato come l’AI possa supportare e semplificare diversi aspetti dell’insegnamento: dalla pianificazione delle lezioni, alla generazione di contenuti didattici interattivi e coinvolgenti, da strumenti per la facilitazione all’apprendimento, al supporto ai bisogni educativi speciali, fino a strumenti di valutazione e feedback guidati dall’AI.
Un percorso con un approccio pratico che ha voluto sottolineare l’importanza di un uso consapevole e inclusivo dell’AI, ribadendo il ruolo insostituibile del docente nel guidare gli studenti, valorizzando l’aspetto umano dell’apprendimento e promuovendo un’educazione attenta alle esigenze di ciascuno.

Le esperienze didattiche immersive

Tre MABART, laboratori in presenza della durata di 20 ore ciascuno. Esperienze didattiche immersive che, grazie all’esplorazione di luoghi d’ispirazione unici e all’uso di metodologie e strumenti dialogici e trasformativi, ci hanno permesso di sperimentare come l’arte possa ampliare il nostro sguardo e connetterci con l’essenza più profonda delle cose.

MAB Eco Art

MAB ECO ART (29 – 31 agosto 2024)

L’ Ecoarte è una pratica artistica sviluppata da scienziati, filosofi e attivisti, che esplora il rapporto tra l’uomo, le altre forme di vita e le risorse naturali del pianeta, con l’obiettivo di affrontare questioni ambientali e proporre paradigmi sostenibili per il nostro mondo.

Questo è il linguaggio artistico che abbiamo scelto per il primo MABART. Un laboratorio di co-progettazione, che unisce un’esperienza formativa di Outdoor learning con l’approccio Challenge Based Learning, accompagnando i partecipanti in un esercizio di immaginazione creativa per dare vita a un’opera d’arte che abbraccia un’etica ecologica di tutela e cura dell’ambiente.

Cinquanta docenti e dirigenti scolastici di ogni ordine e grado si sono immersi in questa esperienza didattica per apprendere nuovi approcci, metodologie e strumenti utili ad innovare le loro pratiche didattiche. Esplorando anche come il digitale e le tecnologie innovative possano supportare e potenziare un lavoro artistico, umanistico ed espressivo, mantenendo l’insegnamento e l’apprendimento centrati sull’interazione e sull’unicità di docenti, studenti e studentesse.

La fase iniziale del percorso, dedicata all’introduzione all’Ecoarte, è stata arricchita dalla presentazione di casi studio nazionali ed internazionali, offrendo ai partecipanti spunti e ispirazioni per comprendere al meglio il linguaggio artistico, le sue diverse pratiche ed obiettivi. 

Di seguito tre casi studio di esempio:

Thomas Dambo

Thomas Dambo – The 7 Trolls and the Magical Tower

Artista danese, che si definisce “attivista dell’arte del riciclo”, nel 2011 ha lasciato il suo lavoro e ha deciso di dedicarsi come artista a perseguire la sua missione: mai più rifiuti (waste no more). Nel 2018 è stato invitato nel parco pubblico De Schorre, a Boom in Belgio. Ispirato da questo luogo e dalla sua natura, ha deciso di dedicare un’opera d’arte diffusa, in cui dei troll e una “torre magica” costruiti con legno e altri materiali di recupero animano il contesto naturale e ricordano l’importanza di rispettare e preservare il nostro Pianeta. Completa l’opera una performance di slam poetry proprio di Dambo.

Cattedrale vegetale

Giuliano Mauri – Cattedrale Vegetale (Arte Sella)

Artista italiano e figura di spicco dell’arte ambientale, Giuliano Mauri è conosciuto per le sue opere realizzate con rami e tronchi d’albero. L’uso di materiali naturali, destinati a deteriorarsi nel tempo, riflette la sua visione di un’arte effimera, in cui la natura è chiamata a completare e trasformare l’opera, instaurando un dialogo continuo con l’artista. Tra le sue creazioni più celebri vi è la Cattedrale vegetale, realizzata nel 2011 ad Arte Sella, in Val Sella (Trentino): un’imponente installazione composta da strutture intrecciate di rami che riproducono l’architettura di una navata gotica. Al loro interno sono stati piantati 80 alberi, la cui crescita progressiva è guidata e sostenuta da queste strutture, dando vita a uno spazio sacro in cui celebrare la natura e il profondo legame tra essa e l’essere umano.

Our family garden

Smirna Kulenovic – Our Family Garden

Artista e attivista bosniaca, concentra il suo lavoro sull’arte performativa e partecipativa in spazi pubblici. Nel 2021, con la performance “Our family garden” ha coinvolto 100 donne vestite di rosso, provenienti in particolare da Bosnia, Serbia e Croazia – ma anche da altri Paesi – in una camminata lungo i luoghi dove un tempo correvano le trincee della guerra nei territori dell’ex Jugoslavia. Durante il percorso, le donne hanno piantato 1000 semi di calendula, in un rituale simbolico di guarigione delle ferite che la guerra e la violenza hanno lasciato nelle persone e nel paesaggio.

La fase di Outdoor learning, svolta tra il Parco della Murgia Materana e al Pulo di Altamura nel Parco dell’Alta Murgia, ha guidato i partecipanti in una mappatura collettiva e partecipata di più luoghi naturali, intrecciando dati percettivi e conoscenze culturali del territorio. Un’esperienza di ascolto profondo per raccogliere ispirazioni, emozioni e percezioni, arricchita da attività immersive e strumenti guida che hanno saputo attivare diverse dimensioni: cognitiva, emotiva e sensoriale. Un percorso reso ancora più intenso da una serata magica di osservazione delle stelle immersi nel Parco della Murgia.

Nell’ultima fase del laboratorio, i team di lavoro hanno definito il messaggio e il concept della loro opera e infine, supportati da diversi strumenti digitali, hanno dato forma al prototipo e al racconto della loro opera di Ecoarte.

Di seguito la video sintesi dell’esperienza didattica.

Mab Ecopoesia

MAB ECO Poesia (8 – 10 ottobre 2024)

Dove finisce la parola e inizia il respiro della natura? L’Ecopoesia nasce in questo spazio, come un ponte tra l’uomo e gli ecosistemi che ci sostentano, un dialogo che ripara e ricuce. Da sempre la natura è stata una fonte privilegiata di ispirazione per la poesia, ma nell’era della crisi climatica questa voce si fa più consapevole, trasformandosi in un atto di impegno e responsabilità per la difesa dell’ambiente.

Per il secondo MABART abbiamo scelto proprio questa corrente letteraria come forma di espressione artistica. Assieme ai cinquanta docenti e dirigenti scolastici partecipanti al laboratorio abbiamo analizzato questa forma artistica lasciandoci ispirare da poeti viventi e non. Abbiamo condiviso opere e pensieri di Maria Ivana Trevisani Bach, tra le promotrici del Manifesto dell’Ecopoesia Italiana. Ci siamo lasciati guidare dalla voce limpida di Mary Oliver, poetessa conosciuta per il suo profondo legame con la natura e la sua introspezione spirituale, e dalla “rivoluzione delicata” della poetessa e saggista Chandra Candiani. Abbiamo approfondito la storia e i pensieri del filosofo, ecologista e poeta statunitense Gary Snaider definito il “poeta dell’ecologia profonda”, e ascoltato le parole di Mariangela Gualtieri, Franco Arminio e molti altri poeti, scrittori e filosofi riconducibili a questa corrente letteraria.

The Summer Day / Giorno d’Estate

Chi ha creato il mondo?
Chi ha fatto il cigno e l’orso nero?
Chi ha fatto la cavalletta?
Intendo, questa cavalletta
quella che si è buttata fuori nell’erba,
quella che sta mangiando zucchero dalla mia mano,
chi muove le sue fauci avanti e indietro invece di su e giù –
chi sta guardando con i suoi occhi enormi e complicati.
Ora alza i suoi pallidi avambracci e si lava completamente la faccia.
Ora schiocca le ali aperte e galleggia via.
Non so esattamente cosa sia una preghiera.
So come prestare attenzione, come cadere
nell’erba, come inginocchiarsi nell’erba,
come essere oziosa e benedetta, come passeggiare tra i campi,
che è quello che ho fatto tutto il giorno
Dimmi, cos’altro avrei dovuto fare?
Non tutto muore alla fine e troppo presto?
Dimmi, cosa pensi di fare
con la tua unica vita selvaggia e preziosa?

Mary Oliver, tratto dal libro House of Light (1990)

Seguendo una struttura metodologica simile a MAB Ecoarte, i partecipanti sono stati accompagnati fino alla realizzazione di una scrittura creativa con l’obiettivo di sensibilizzare sull’importanza di ristabilire un dialogo autentico con l’ambiente.

Ogni team, con il supporto di strumenti digitali, ha dato vita ad un’esperienza poetica multisensoriale, arricchita da immagini, suoni e video, per immergere il pubblico nell’atmosfera dell’opera.

L’esperienza outdoor si è svolta in un meraviglioso contesto naturalistico nel Parco Nazionale del Pollino, dove i partecipanti hanno potuto riconnettersi con la natura e ascoltare il proprio sentire, guidati da mappe di osservazione e strumenti didattici realizzati ad hoc, oltre che dalle letture poetiche multisensoriali dell’ospite Silvana Kuhtz e del suo collettivo.

L’esperienza outdoor si è svolta in un meraviglioso contesto naturalistico nel Parco Nazionale del Pollino, dove i partecipanti hanno potuto riconnettersi con la natura e ascoltare il proprio sentire, guidati da mappe di osservazione e strumenti didattici realizzati ad hoc, oltre che dalle letture poetiche multisensoriali dell’ospite Silvana Kuhtz e del suo collettivo.

Di seguito la video sintesi dell’esperienza didattica.

MAB Cosmofonia

MAB COSMOFONIA (20 – 22 marzo 2025)

Il terzo MAB è stato un laboratorio immersivo in cui il suono si è trasformato in un ponte tra riflessione profonda e creatività.

L’educazione all’ascolto gioca un ruolo fondamentale nell’insegnamento e nell’apprendimento: sviluppa attenzione, consapevolezza e connessione con gli altri e con il mondo. Il suono, inoltre, è un potente linguaggio artistico capace di raccontare storie ed emozioni, diventando così un mezzo di espressione e creatività.

Partendo da questi presupposti, abbiamo immaginato un’esperienza didattica che stimolasse una riflessione sull’educazione all’ascolto e offrisse strumenti pratici per integrarla a scuola.
Assieme a circa cinquanta docenti e Dirigenti scolastici di ogni ordine e grado, abbiamo esplorato il mondo del suono soffermandoci sulle vibrazioni e sui messaggi che possono portare con sé attraverso un ascolto profondo e una connessione autentica con l’ambiente. Abbiamo indagato il significato di Paesaggio sonoro (soundscape), ovvero l’insieme di suoni che caratterizzano un luogo, e la Cosmofonia, quella vasta gamma di suoni presenti nell’universo, invitando i partecipanti a riflettere sulla nostra relazione con il mondo vivente e sulle connessioni (o ri-connessioni) tra l’uomo, la natura e il cosmo.

La Riserva Naturale di Torre Guaceto è stata un luogo di ispirazione straordinario per la nostra attività di Outdoor learning, durante la quale i partecipanti hanno potuto sperimentare pratiche di ascolto profondo, mappatura e registrazione tecnica di suoni ambientali.

Lo studio e l’esplorazione dei temi sono stati arricchiti da diversi momenti di approfondimento:

  • La presentazione di casi studi di ispirazione nazionali ed internazionali per esplorare le diverse applicazioni dell’arte della composizione sonora in ambito educativo e didattico.
  • Un intervento di Caspar Henderson, scrittore e giornalista britannico che si occupa di temi legati alla scienza, all’ambiente e ai diritti umani e autore del libro Cosmofonia
  • Un’esperienza di immersione profonda nel mondo del suono e della vibrazione: un viaggio sonoro guidato da esperti che, utilizzando strumenti musicali provenienti da diverse culture e tradizioni, hanno saputo evocare paesaggi sonori differenti capaci di riconnetterci con le nostre vibrazioni più profonde.

Accompagnati in un percorso di progettazione, ogni gruppo di lavoro ha inizialmente realizzato una composizione sonora con il supporto di differenti strumenti tecnologici e successivamente ha creato una mappa interattiva digitale, che combina la rappresentazione visiva di Torre Guaceto con suoni registrati e suoni d’archivio, dando vita ad un’esperienza che esplora il legame tra l’uomo la natura e il cosmo. 

MAB Cosmofonia è stato un viaggio di ascolto, scoperta e connessione. Un’esperienza che ha aperto nuove prospettive sull’educazione all’ascolto e sulla relazione tra suono, ambiente e creatività. Un punto di partenza per continuare a esplorare e sperimentare, dentro e fuori la scuola.

Di seguito la video sintesi dell’esperienza didattica.

Gallery AI

GALLERY AI (09 dicembre 2024)

Gallery AI @matera è un evento culturale e formativo curato e condotto da Massimiliano Ventimiglia, pensato per ispirare e promuovere la comprensione di come la tecnologia possa interagire con le arti e la cultura. 

L’evento si è articolato in una sessione pomeridiana con la partecipazione di circa 150 tra docenti, studenti e ospiti.

Attraverso un programma arricchito dalla partecipazione di filosofi, artisti, musicisti e scrittori, Gallery AI ha saputo stimolare riflessioni sui nuovi equilibri tra umanità e tecnologia, coinvolgendo scuole e territorio in un dialogo aperto e innovativo.

I relatori hanno affrontato diverse tematiche attraverso testimonianze e prospettive capaci di ampliare gli orizzonti dei partecipanti. 

AI e Filosofia

Il confronto si è aperto con una riflessione profonda sul significato dell’intelligenza artificiale e sul suo impatto sulla creatività e sul pensiero umano, affrontando insieme ad Andrea Colamedici – filosofo, saggista ed editore italiano impegnato nella divulgazione culturale – alcune delle domande filosofiche più cruciali. Insieme a Maura Gancitano ha fondato Tlon, una scuola di filosofia che è anche casa editrice e libreria teatro. Andrea ha offerto uno sguardo intenso e trasformativo sulla relazione tra AI e identità personale, aiutandoci a ripensare il modo in cui interpretiamo l’intelligenza artificiale e il suo ruolo nella società contemporanea.

AI e Creatività

Abbiamo poi approfondito come l’intelligenza artificiale stia espandendo il panorama artistico, introducendo nuovi strumenti e linguaggi per l’espressione creativa in diversi ambiti. 

L’intervento di Marco Savini, Fondatore e CEO di BigRock – scuola di computer grafica unica nel suo genere – e pioniere nell’uso dell’AI applicata all’animazione, è stato di grande ispirazione per comprendere come l’Intelligenza Artificiale possa trasformare il mondo della computer grafica, ridefinendo l’interazione tra tecnologia e arti visive.

Con Alex Braga, musicista, produttore e imprenditore sperimentale, abbiamo esplorato l’applicazione dell’AI alla musica,  in particolare nel campo della composizione e della performance musicale. Abbiamo scoperto come l’Intelligenza artificiale possa diventare una vera e propria componente creativa, ampliando i confini dell’espressione sonora e aprendo nuove possibilità artistiche.

L’integrazione delle nuove tecnologie nelle arti performative e nella danza è stata al centro del dialogo con Cora Gasparotti, performer, coreografa e ricercatrice in Digital Humanities. Con lei, abbiamo esplorato il potenziale dell’AI come fonte di arricchimento creativo nella costruzione di una coreografia, evidenziando il suo ruolo nell’evoluzione del linguaggio corporeo e scenico.

Infine, per concludere il nostro viaggio nell’incontro tra AI e creatività, ci siamo confrontati con Simone Arcagni, professore all’Università di Palermo, esperto di nuovi media e tecnologie, consulente, curatore e divulgatore. Grazie al suo contributo, abbiamo approfondito come l’intelligenza artificiale stia ridefinendo il linguaggio cinematografico e le nuove forme di narrazione visiva.

AI e Etica

Abbiamo poi orientato il dialogo verso una riflessione critica sui risvolti etici dell’intelligenza artificiale, sui confini della tecnologia e sulle responsabilità che il suo utilizzo comporta nella società. Ad accompagnarci in questa esplorazione è stato Paolo di Paolo, scrittore di narrativa e saggistica, attento osservatore dell’impatto delle tecnologie sulla memoria culturale, con cui abbiamo discusso il complesso rapporto tra AI e futuro.

Insieme a Paolo ci siamo posti interrogativi urgenti e profondi: come riscoprire il valore della presenza in un mondo iper-tecnologico e proiettato al futuro? Come mantenere viva la dimensione della scoperta e della meraviglia in un processo che tende alla fredda automatizzazione? E, soprattutto, come preservare responsabilità e consapevolezza in un contesto in cui delegare all’AI sembra sempre più semplice ed immediato? 

Domande  tutt’altro che semplici, che però continuiamo a porci e a indagare, cercando di non restare intrappolati tra la nostalgia del passato e il timore del futuro, due forze opposte che spesso ci immobilizzano. Cerchiamo invece di comprendere come guardare alle nuove tecnologie non come una minaccia, ma come a una possibile primavera di nuove possibilità.

Le immagini dei casi citati sono di proprietà dei rispettivi autori.
Fonti delle immagini utilizzate in questa pagina:

– Cattedrale vegetale: giulianomauri.com
– The 7 Trolls and the Magical Tower: thomasdumbo.com
– Our Family Garden: tippingpoint.net