Fare Spazio: i giovani protagonisti della rigenerazione urbana

Fare spazio

Il 5 e 6 novembre 2024 il Team di Onde Alte ha raggiunto Perugia, per realizzare i primi tre workshop di co-progettazione di Fare Spazio – l’hub che incentiva il protagonismo e la creatività giovanile, un progetto che nasce in risposta al bando “Spazi Aggregativi di Prossimità” emanato da Con i Bambini Impresa Sociale e realizzato assieme ad una rete di partner, di cui Densa Cooperativa Sociale è capofila. 

L’obiettivo del progetto è creare un hub di aggregazione per ragazze e ragazzi tra i 12 e i 17 anni, che propone attività educative e di incontro culturale, favorendo la scoperta e l’espressione dei linguaggi creativi contemporanei, anche in un’ottica di prevenzione del disagio giovanile. L’hub nascerà dal potenziamento di uno spazio già esistente in un immobile di edilizia pubblica nella periferia di Perugia, con l’ambizione di espandersi successivamente, coinvolgendo piccoli centri di aggregazione in Umbria.

L’elemento innovativo del progetto è il coinvolgimento diretto dei giovani nella co-progettazione delle attività e dei servizi offerti dallo spazio. Un approccio che garantisce che l’hub risponda alle reali esigenze dei ragazzi, permettendo loro di sentirsi protagonisti, di esprimersi liberamente e di esplorare le proprie passioni, rafforzando il senso di appartenenza alla comunità.

Proprio da qui deriva il nome del progetto, Fare Spazio. 

“Fare Spazio” significa prendersi il tempo di riflettere, mettere in ordine le proprie priorità creando qualcosa di nuovo. Spesso si sente dire che bisogna “dare spazio” ai giovani, ma questo progetto parte da un presupposto diverso: lo spazio non va concesso, ma costruito insieme, giovani e adulti.

Fare Spazio è quindi il nome di un luogo ma anche di un processo partecipativo e generativo, di un’intenzione che guarda alla costruzione di un futuro in cui i giovani, soprattutto coloro in maggiore svantaggio, abbiano la possibilità di decidere e di esprimersi con il loro linguaggio, quello del presente, della contemporaneità.

Dare forma al cambiamento: i workshop di co-progettazione

E’ proprio all’interno di questo processo che Onde Alte ha dato il suo contributo al progetto. In questa prima fase dedicata all’ascolto dei beneficiari abbiamo curato 3 workshop che hanno coinvolto 100 studentesse e studenti delle scuole secondarie di secondo grado di Perugia e Foligno, per immaginare e progettare nuovi servizi e formati per trasformare lo spazio urbano in un luogo per la comunità.

Cosa sono gli spazi Ri-generati? perché è importante Ri-generare?
Progetti che nascono da vuoti urbani, da spazi senza funzione, pronti ad accogliere nuove energie, nuovi momenti, nella costruzione di nuovi intrecci di partecipazione. Nuove esperienze che partono da ciò che già esiste per ri-abitarlo, ri-significarlo.
Gli spazi rigenerati sono spazi che si trasformano, non solo dal punto di vista fisico e architettonico ma anche sociale, grazie ad una spinta per la trasformazione che, spesso, nasce e cresce dal basso, dalla persone.

Gli spazi rigenerati sono luoghi ibridi e spazi multifunzionali, dove la cultura si intreccia con altri settori, spazi per i giovani, spazi intermedi tra scuola, casa e strada, tra coetanei ed adulti. Spazi del fare e dell'essere.

Abbiamo aperto il dialogo con una riflessione su questi concetti, arricchita dalla presentazione di casi di successo nazionali ed internazionali sulla trasformazione degli spazi urbani. Qui sotto alcuni esempi di casi presentati:

MAR – Miniera Argentiera (Sassari)

L’antico complesso minerario in disuso dell’Argentiera, sulla costa nord-occidentale della Sardegna, è stato trasformato in un innovativo spazio pubblico dedicato alla cultura, alla socialità e alla creatività. Sotto la direzione artistica dell’artista Tellas e con il coinvolgimento di 100 volontari in un intenso lavoro di 30 giorni, il luogo ha preso nuova vita attraverso un processo di rigenerazione partecipata. I cittadini sono stati protagonisti attivi, contribuendo alla trasformazione attraverso workshop e laboratori operativi. Oggi, il sito è diventato un anfiteatro all’aperto, accessibile e inclusivo, dedicato alla cultura, allo sport e all’apprendimento, pensato per accogliere un’ampia varietà di eventi: mostre, spettacoli teatrali, residenze artistiche, rassegne cinematografiche, attività sportive e momenti di incontro per la comunità. Un esempio di come la memoria industriale possa diventare un motore di nuova energia culturale e sociale.

Bridges Academy (Langa, Sud Africa)

Nata all’interno di un edificio abbandonato e trasformato in un vibrante centro creativo, la Bridges Academy di Langa è una scuola di musica che offre ai giovani un’opportunità unica di crescita personale e professionale. In particolar modo attraverso la musica elettronica, il progetto si pone l’obiettivo di abbattere barriere culturali e sociali, creando spazi di espressione in cui i ragazzi possono esplorare la loro creatività, scoprire nuove passioni e accedere a opportunità di crescita. Attraverso programmi di apprendimento olistico e percorsi dedicati all’imprenditorialità creativa, al benessere e alla musica, l’accademia offre ai giovani a rischio un ambiente protetto in cui sviluppare il proprio potenziale e costruire prospettive per il loro futuro.

Project DEFY (India)

Project DEFY è un’iniziativa che offre un modello innovativo di apprendimento autogestito chiamato Nook, spazi creativi dove i ragazzi e le ragazze possono esplorare liberamente, apprendere con i propri ritmi e sviluppare nuove competenze. Questi spazi, nati dalla rigenerazione di ambienti vuoti o sotto-utilizzati, sono attrezzati con strumenti come materiali di riuso, stampanti 3D e kit di robotica, che permettono ai partecipanti di sperimentare attività pratiche e scoprire ciò che li appassiona senza pressioni esterne. Supportati da mentor e attraverso l’apprendimento reciproco, i giovani sviluppano progetti reali per rispondere ai bisogni della loro comunità, imparando a lavorare insieme per affrontare sfide concrete in un contesto collaborativo. I Nook promuovono una cultura della sostenibilità e dell’inclusione, accogliendo ragazzi di tutte le origini e valorizzando la diversità.

Cuore dell’esperienza è stato un confronto aperto in merito ai bisogni di ragazze e ragazzi e alle istanze del territorio che rappresentano, e infine abbiamo gestito un esercizio creativo di immaginazione di percorsi e attività dedicati alla rigenerazione degli spazi.

Sono emersi tanti bisogni e proposte di tematiche: dalla scoperta di sé e crescita personale accompagnata da esperti del tema, all’educazione alimentare, a quella finanziaria, all’approfondimento di temi di attualità, al supporto allo studio e all’orientamento, nonché le attività culturali, creative e ricreative.

Questi momenti di confronto hanno gettato le basi per un modello di rigenerazione partecipata, in cui i giovani diventano protagonisti della trasformazione urbana. Un percorso che ha permesso loro di esplorare, condividere e dare forma a nuove idee, favorendo creatività, pensiero critico e collaborazione, e promuovendo la condivisione di emozioni e il senso di comunità.

Il progetto è solo all’inizio e presto torneremo in Umbria per un’altra fase del progetto, dedicata nello specifico al Design dei servizi identificati.

 

Le foto dei casi citati sono di proprietà dei rispettivi autori.
Fonti delle immagini utilizzate in questa pagina:

– MAR: sito web mar-argentiera.org
– Bridges Academy: canale instagram di Bridges Academy
– Project DEFY: sito web projectdefy.org